venerdì 19 dicembre 2008

GERMOGLIO


Carissimi tutti, ciao!


Stasera la preghiera della Novena di Natale faceva riferimento a Gesù come al "germoglio di Iesse"... è un'immagine che mi ha spesso colpito, questa del germoglio, non mi sembrava affatto significativa, e quasi imbarazzante per il mio Dio che viene nel mondo...


Finchè non mi è capitato di ricevere in dono una pianticella di melograno da una famiglia amica, una piantina che resta piccola e fa dei bellissimi melogranini veri... Beh, mi avevano detto che d'inverno bisognava darle poca acqua, ed io ho...ehm... approssimato le dosi per difetto...

Risultato: a primavera sembrava una pianta secca che più secca non si può, e quando finalmente, ai primi tepori, ho ricominciato a darle acqua, non si vedeva niente... tutto il giardino era ormai fiorito e fogliato, ma il mio melograno no... mi veniva da piangere, ma nonostante le mie consorelle mi invitassero a farlo, non ho potuto buttarlo via, ed ho continuato a dargli acqua più per caparbia e perchè mi ci ero abituata che per convinzione.


E non sapete che sorpresa e che gioia scoprire che dal tronco rinsecchito, proprio appena sotto la terra, stava spuntando un germoglio nuovo: verde, bello, nuovo!

Era una vera gioia, uno stupore che apriva alla speranza, ed ho capito quanto sia significativa questa immagine... pensare che tutto quello che nella mia vita sembra morto e spento ha ancora la forza e la possibilità di rifiorire, e di portare nuovi frutti, è una cosa veramente meravigliosa!


Il Signore vi dia la gioia di sentire che qualcosa di nuovo germoglia nella vostra vita!


Suor El

martedì 16 dicembre 2008

NOVENA


Carissimi tutti, ciao!


Oggi è iniziata la Novena di Natale... eh, sì, mancano ormai solo 9 giorni al giorno in cui facciamo memoria di questo fatto meraviglioso e davvero inspiegabile: il nostro Dio si è rivelato...


Strana parola rivelare: vuol dire che qualcosa che era nascosto viene portato alla nostra conoscenza, ma la parola deriva da "velare di nuovo"...

In realtà questo è un paradosso solo apparente: Gesù ci svela chi è Dio "velandosi" di carne, della nostra umanità, della nostra debolezza...


Che bello! Abbiamo davanti a noi un Dio da contemplare ed ha il volto di un bambino, abbiamo davanti il Creatore del mondo e sta piangendo in una grotta, abbiamo davanti il nostro Salvatore ed ha bisogno che qualcuno Lo porti in braccio...


E' molto consolante pensare che Dio ha voluto farsi uomo, perchè così Lui ha potuto sperimentare cosa vuol dire vivere, sperare, soffrire, gioire, piangere, abbracciare, essere deluso, stanco, affamato, malato, stufo, arrabbiato...

Insomma, ha provato tutto quello che viviamo anche noi, e quello che non poteva vivere direttamente, il peccato, lo ha voluto lo stesso portare sulle Sue spalle!


Sì, mi sento di potermi fidare del tutto di questo Dio che conosce quello che vivo per esperienza diretta, e che per questo è disposto ad accogliermi qualunque cosa io viva, perchè sa, lo ha provato, e mi può perdonare, accogliere, confortare, pacificare, migliorare....


Buona novena, buoni nove giorni in cui avvicinarsi in punta di piedi al mistero per lasciarsi inondare dalla gioia straripante del Cielo che è finalmente giunto ad allargare i confini della terra!


Suor El

venerdì 5 dicembre 2008

ATTESA...


Carissimi tutti, ciao!


Nel pieno ormai del tempo liturgico dell'Avvento, siamo ancora una volta invitati a riscoprire il senso dell'attesa...


In un tempo in cui si può vedere, incontrare, sapere, andare, fare, avere sempre più in fretta, c'è proprio bisogno di fermarsi per capire cosa vuol dire attendere.

C'è in noi questo convincimento che l'aspettare sia qualcosa che non va, che non ci dovrebbe essere, e cerchiamo in ogni modo di non aspettare: le file, i semafori, le coincidenze, vengono sempre più snobbati, e ogni occasione che abbiamo per fare in fretta la cogliamo al volo, sempre timorosi di "perdere tempo".


Solo che l'attesa non va confusa col "perdere tempo".

L'attesa è preparare il cuore e l'ambiente per qualcuno che viene, è rivolgere la nostra mente e la nostra attenzione a chi sta arrivando, è sorprenderci a pensare che cosa starà facendo la persona attesa, a che punto sarà del suo viaggio, a gustare il momento in cui finalmente ci si potrà abbracciare e incontrare.


Attendere è riscoprire la virtù della pazienza, dei tempi degli altri, il saper stare a mani vuote mentre il seme gettato riposa nella terra, sicuri che il raccolto futuro sarà abbondante e ripagherà non solo del prezzo del seme ma anche del tempo trascorso a mani vuote a fantasticare su cosa succederà quando finalmente si potrà mietere e ci ritroveremo a mani piene.


Quando poi la Persona che si attende è il Signore in persona, non si può fare altro che provare a immaginare quali sono le ricchezze che Lui ha in serbo per noi!


Lasciamoci stupire dalla Sua bontà e dalla Sua fantasia per venirci incontro e donarci spazi di Luce, di Grazia, di Pace, che sono i semi che Lui semina in noi e attende finchè li sappiamo far germogliare...


Chissà com'è l'Avvento visto dalla parte di Dio?


Il Signore vi dia gioia!


Suor El


(elarienth at infinito punto it)