Carissimi tutti, ciao!
In questo periodo seguente la grande festa dei miei Voti Perpetui, sto vivendo una situazione molto strana: la gioia della consacrazione per sempre al Signore della mia vita mi ha colmato di amore e pace e... GIOIA!!!
Però... sembra che Lui mi stia facendo capire con forza che la gioia che mi vuole regalare non coincide con lo stato di euforia e di allegria che ne è la manifestazione esterna, ma in qualcosa di più profondo e importante, che convive anche con momenti di difficoltà, di fatica, di relazioni che fanno fatica a decollare, di tempi tanto stretti da lasciarmi col fiato sospeso...
Talvolta mi ritrovo proprio a dire, esausta: Adesso basta, non ce la faccio proprio più!
Ed è allora che, nella meditazione del mattino, nella preghiera silenziosa di un attimo che si "ruba" al lavoro, nello sforzo di fare un sorriso quando avresti solo voglia di urlare e piangere e lamentarti di quanto hai da fare, scopri che il Signore della gioia è lì con te, che ti ama, e capisci che ti sta insegnando qualcosa che però fai fatica a capire - e non capisci - ma è importante...
Questo è ciò a cui sono chiamata ora: resistere al mio posto, non permettere che l'amarezza, la tristezza e la lamentela prendano posto in me, mettano radici, ma lottare contro (o con?) l'angelo che il Signore manda nella notte della paura e della solitudine, riuscire a capire che comunque è un messaggero di Dio, e anche quando ti ferisce riuscire a dirgli, con l'ultimo filo di voce, con la disperazione del sapere che solo così, ora, puoi essere in contatto con Dio: "NON TI LASCERO'!!!" come fece Giacobbe.
Alla fine l'Angelo benedisse Giacobbe.
Quando avrò resistito fino alla fine, avrò anch'io la gioia della sua benedizione!
Il Signore ce la doni presto!
Suor El