Carissimi tutti, ciao!!!!
Da quanto tempo!!!!! Come state??? Spero tutto bene...
Volevo ringraziare le persone che mi hanno in qualche modo fatto sapere di avermi letto e aspettato... davvero, grazie mille!!! Pensavo che dopo la lunga assenza, il trasferimento, la nuova lunga assenza, vi foste dimenticati di me, ma non è stato così, e nel giro di pochi giorni diverse persone si sono fatte vive a proposito di questo blog, ed io ho pensato che forse questo era un invito a riprendere la pubblicazione...
Non garantisco niente, né la puntualità né la riuscita dell'esperimento, ma ci proverò! ;)
In questo periodo estivo, nella mia comunità, ha celebrato la Messa quotidiana un giovane sacerdote, che mi ha colpito per il suo modo di porgere la Comunione:
prima di posarla sulle mani la sollevava alta davanti ai miei occhi dicendo "il corpo di Cristo", così, seguendo Gesù-Eucaristia con lo sguardo, incontravo il suo sguardo, da dietro l'Ostia, o, se volgevo lo sguardo verso di lui, arrivava Gesù-Eucaristia a porsi in mezzo ai nostri sguardi.
Questo modo di porgere la Comunione mi ha fatto molto pensare al fatto che tutte le nostre relazioni devono essere così: Gesù deve essere "in mezzo" - come dicono i focolarini - tra me e l'altro, in modo che io non possa guardare l'altro se non attraverso Gesù, e non possa vedere Gesù senza incontrare anche gli altri.
Devo confessarvi una cosa: non mi è mai piaciuto più di tanto sentire che bisogna "vedere Gesù nell'altro"... mi lasciava sempre l'impressione che si "usasse" l'altro per incontrare Gesù... (so che non è così, era solo un'impressione mia...) e tante volte proprio non ci riuscivo...
Però in questo modo, pensando di avere Gesù in mezzo tra me e l'altro, riesco a salvare l'amore per Gesù e l'amore per i fratelli, tenendoli uniti, senza che uno "serva" all'altro.
Così posso sperimentare tutta la gioia di incontrare Gesù quando incontro gli altri, e di incontrare gli altri quando incontro Gesù!!!!!
Voi cosa ne pensate?
Il Signore vi dia gioia!!!!!
Suor El