FELICITA' E PREGHIERA...
Carissimi tutti, ciao!
Sono stata interpellata negli ultimi commenti a dire la mia su questi due argomenti... che bello, perchè credo che siano legati!
Dal mio punto di vista sono legati perchè hanno la stessa radice: l'amore di Dio per me. Infatti sono felice per tante cose, anche molto semplici, ma la felicità più grande è quella che non ti lascia mai neanche quando le piccole cose non le puoi più vedere, quando sei nella sofferenza, nella noia, nella fatica, nel buio... E' una delle cose più strane che ho sperimentato nel mio cammino di vita con il Signore, che quando ti fidi davvero di Lui, quando sei così sicura che Lui ti sta seguendo e guardando e non ti lascia mai anche se non Lo "senti", puoi vivere le cose più difficili ma dentro, nel profondo di te stessa, senti che la gioia più grande non viene da quello che vivi o che vedi, che fai o che ti fa sorridere, ma dalla presenza di Dio in te... una presenza d'amore, che non ti toglie quello che stai vivendo, per quanto faticoso possa essere, ma che lo condivide con te, che anche attraverso quel momento (o quella giornata o quel periodo) duro ti sta vicino e ti insegna qualcosa di Sè, o di te, o qualcosa che devi sapere per proseguire nel cammino della vita.
Quando uno ha questa certezza nel cuore, che il suo Dio lo ama e condivide la sua vita e gli dona la gioia che da solo non avrebbe, allora può anche pensare che sia bello parlare con questo Dio che gli "abita" dentro, e allora nasce la preghiera. Allora succede una delle cose più belle che esistano, perchè si sente la propria anima parlare con l'Assoluto, con il Vivente, con l'Infinito... e Lui sorride!!!!
Per di più questa cosa bella accade anche alle preghiere più "scontate", quell'Ave Maria, quell' Angelo di Dio, quel Padre nostro che da bambini ci avevano insegnato e che sappiamo un po' meccanicamente, diventano le parole che, ripetute come un mantra, meditate come la Parola di Dio, ci portano in contatto con Dio anche quando le nostre parole non verrebbero fuori dalle nostre labbra aride, magari perchè stanchi o sofferenti, o insofferenti...
Ma per tornare alla domanda come si insegna a pregare? mi verrebbe da rispondere che solo aver fatto la domanda implica già un aver gustato un po' cosa vuol dire pregare, e si parte da lì, da quello che hai già sperimentato, per arrivare a piccoli passi graduali alla preghiera più grande, quella che nasce dalla Parola di Dio: il silenzio, la lettura, la meditazione, la contemplazione, l'azione che ne nasce.
Mi verrebbe da dire, cambiando le parole ad una famosa frase sulla pace che
non esiste un cammino per la preghiera, la preghiera è il cammino
ed è il cammino che conduce a Dio.
Che la gioia della preghiera, dell'amore di Dio vi riempia il cuore!
Suor El