domenica 27 marzo 2005

Esulti il coro degli angeli,

esulti l’assemblea celeste:

un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.

Gioisca la terra inondata da così grande splendore:

la luce del Re eterno

ha vinto le tenebre del mondo.

Gioisca la madre Chiesa,

splendente della gloria del suo Signore (...)

Questa è la notte

in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte,

risorge vincitore dal sepolcro.

O immensità del tuo amore per noi!

O inestimabile segno di bontà:

per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!


Oggi è il giorno della gioia per tutti!


Oggi è il giorno della festa sulla terra e nel cielo!


Oggi è il giorno in cui anche la sofferenza trova senso e riscatto!


Oggi possiamo essere davvero felici: il Signore è risorto e ci promette di essere un giorno insieme con Lui!!!


Buona Pasqua nel Signore, che la Sua gioia infinita ed eterna abiti in voi e possiate gustare quanto è buono il Signore!


Suor El

venerdì 25 marzo 2005

Carissimi tutti, ciao!


Prima di tutto vi rivolgo un grandissimo grazie!!!! :-)))))

Mercoledì è andato tutto benissimo, meglio non poteva andare, ed è anche merito vostro! Infinite grazie, e scusate se mi faccio viva solo ora, ma ero via, e non avevo la possibilità di accedere ad internet...

Grazie ancora di cuore a tuttissimi!


Ma ora, abbasso la voce, e cerco di formulare parole che risuonino in silenzio: siamo entrati nel Triduo Santo che precede la Pasqua...


Da ieri sera, dal momento in cui Gesù si è offerto a noi in cibo lasciandoci l'esempio della carità che si fa servizio, siamo entrati in un tempo di silenzio e adorazione del mistero più grande della nostra fede: quel Dio che ha voluto farsi carne mortale come noi, muore! E muore per noi, per dirci quanto ci ama, per farci vedere che la nostra morte non è la fine, ma è il momento dell'incontro con Lui, l'inizio della Vita nuova, quella per cui siamo stati creati.


Oggi siamo chiamati da Gesù a percorrere con Lui il cammino della Croce, ad assistere alla sua morte, a pensare che la Vita ha voluto prendere su di sè la morte per vincerla del tutto...

E mentre fuori dal sepolcro di Cristo la morte intona il suo canto di vittoria, Egli sta viaggiando verso gli inferi, verso il centro stesso della morte, per strapparle la sua forza! Infatti sabato notte quel canto stridulo e brevissimo che essa ha intonato sul mondo verrà lacerato e vinto dall'Alleluia pasquale, dalla musica possente e armoniosa della Vita che non può morire mai più!


Poco fa un sacerdote ha detto: anche in noi c'è il nostro inferno, il luogo dove rispondiamo di no al Signore e al Suo comando di amare, ma Lui è presente in noi, può entrare nel nostro buio, ed in effetti viene ad illuminare quel nostro inferno, a riscattarlo, ad offrirci la possibilità di uscirne e di tornare alla luce del suo amore e della vita che è già riflesso della Sua!


Allora in questi due giorni di silenzio e di attesa, apriamo il cuore, guardiamo con coraggio a quanto, in noi, ha bisogno di ricevere luce e perdono, a quanto, in noi, sta attendendo la visita di Cristo, e lasciamo che Lui venga nel nostro cuore, che ci visiti nella sua morte, perchè ci possa condurre alla luce immensa della sua Vita: gioia piena, infinita, luminosa!


Che il silenzio che conserviamo in questi giorni possa trasformarsi sabato notte in noi in canto di grandissima gioia!


Suor El


PS: ancora tantissime grazie!!!!

sabato 19 marzo 2005

Carissimi tutti, ciao!

 Domani entriamo nella settimana più importante dell’Anno Liturgico: la Settimana Santa.

 E’ la domenica della Passione: il Vangelo sarà il racconto delle ultime ore della vita di Gesù, ma in particolare domani si festeggia l’ingresso di Gesù a Gerusalemme festeggiato dalla folla come il Re, il figlio di Davide, che viene a redimere il suo popolo.

Osservando questa scena, mi colpisce un particolare: l’asina. Perché è l’unica cosa di cui si dice nel Vangelo che “il Signore ne ha bisogno”. 

Questo mi fa riflettere molto: il Signore Gesù non ha bisogno della mia sapienza, della mia ricchezza, della mia bravura, ecc… se non ha il mio cuore!!!

E’ il fondo del nostro essere che Lui vuole, ciò che siamo quando siamo spogli di tutto quello che abbiamo… Quando ci chiediamo: ma io cosa valgo, in fondo? E ci rispondiamo: praticamente niente. Siamo l’asina. 

E
bbene, di questo il Signore Gesù ha bisogno: di noi così come siamo… Se aspettiamo di essere bravi, perfetti, capaci, per andare a Lui, non ci arriveremo mai! Gesù ha bisogno dell’asina che sono! E da asina posso passare inosservata e far sì che la gloria, gli onori, il riconoscimento della gente vada a Lui, non a me.

 Sì, voglio entrare da asina nella Settimana che abbiamo di fronte: è una settimana da vivere a bocca aperta di fronte a quanto succede al nostro Dio!

Così la voglio vivere: nel rispetto del mistero di Dio, in adorazione di questo Dio che si fa “ultimo” per poter arrivare a tutti, per quanto in basso siamo, in ascolto del mio essere profondo, per ricordare che tutto quello che sono davanti a Dio è un pugnetto di sabbia e cenere, ma che Lui è morto per questo pugnetto di sabbia e cenere che sono io… 

Mi inchino davanti a questo miracolo e adoro: io sono un pugnetto di niente, ma sono AMATA FINO AL PUNTO CHE DIO MUORE PER ME!!!!

Un invito: entra a piedi nudi nel tempo che abbiamo di fronte...


E buona passeggiata nel mistero dell’amore infinito e gratuito di Dio PER TE!!!!

 Suor El

 PS: Auguro a te che leggi che in questa settimana possa essere tu a dare gioia a Dio!







sabato 12 marzo 2005

Carissimi tutti, ciao!


Come è andata questa settimana? Spero bene, che abbiate potuto vedere finalmente le cose belle che Dio fa per noi...


Invece nella prossima settimana, vogliamo spingere lo sguardo un po' oltre, per vedere cosa ci riserva il futuro, molto avanti... No, non sto pensando di diventare astrologa e fare a tutti l'oroscopo, ma di leggerlo nel Vangelo di questa 5^ domenica di quaresima...


Il Vangelo propone per tutti i nati nel segno del Battesimo, il brano della resurrezione di Lazzaro:il nostro destino è la vita eterna!


Gesù dimostra a tutti che Lui ha il potere sopra la morte, è Lui che può assicurarci che chi crede in Lui non morirà in eterno! Da questo brano possiamo trarre diversi spunti, e a ciascuno di noi parlerà in modo diverso, io vi propongo quello che ha detto a me...


Primo: anche Gesù è uno di noi! Anche Lui era uomo, anche Lui ha pianto di fronte alla morte, anche a Lui pesa il distacco dagli amici! Eppure sapeva bene cosa stava per fare... però non è l'indifferente, anzi, in Lui tutto ciò che è umano c'è e ha un peso...

Secondo: Gesù ci dimostra che si può sperare anche di fronte alla morte: è la vittoria della vita sulla morte, della speranza sul dolore, della gioia sulla tristezza. L'impegno di questa settimana sarà cercare la speranza in ogni cosa, bella o brutta, che ci capiterà, e sarà anche il riflettere che la nostra vita non avrà mai fine, perchè è radicata in Lui, che è resurrezione e vita!


Ci avete mai pensato che la nostra vita non avrà mai fine? Per dirla con le parole di un sacerdote che ho conosciuto tempo fa: "Una volta nati, siamo fregati: esisteremo per sempre! Spetta a noi decidere COME vorremo vivere nell'eternità: nella felicità o nel dolore, ma la nostra esistenza si estende già fino alla fine dei secoli!"


Caspita, da quando me ne sono resa conto, ho cominciato a pensare spesso alla morte, ma mai come lo facevo prima, con tristezza, angoscia, senso di vuoto; ma come ad un incontro, alla gioia senza fine che mi aspetta, dove incontrerò di nuovo chi mi ha voluto bene e che mi ha preceduto, e tanta gente che non ho mai conosciuto ma che sarò felice di conoscere di persona.

Sì, io ho scelto di avere la felicità eterna, e voi? Spero che quel giorno che sarà lontano (o forse vicino, chi lo sa?) in cui arriverò in Paradiso, potrò prima o poi incontrarvi finalmente di persona, e, come diceva e scriveva la mia Madre Confondatrice: che bella festa faremo allora!


Ma intanto scegliete, gente: la speranza, la gioia, la festa oppure la tristezza, l'angoscia, la noia, il dolore...

E sappiate che il nostro Paradiso o Inferno cominciano già qui, dal nostro quotidiano... e da come scegliamo di vivere il nostro oggi: con la speranza nel cuore o la tristezza...


Il Signore vi aiuti a scegliere con coerenza la vita e il bene, la gioia e la festa, la serenità e la pace... qualunque cosa stiate vivendo!


Buona settimana,


Suor El

domenica 6 marzo 2005

Carissimi tutti, ciao!

Eccomi qui, puntuale, per proporvi il Vangelo e il proposito della settimana. Oggi la Chiesa ci propone il brano del Cieco Nato, racconto lungo ed elaborato che serve a Giovanni per mettere in luce diverse cose, quella che oggi mi interessa di più è il percorso di fede che il cieco compie da quando Gesù si occupa di lui.

Per questo cieco infatti, Gesù è all'inizio un passante come tutti, da cui forse sperava di avere qualche spicciolo, poi, quando viene mandato a lavarsi alla piscina, deve aver intuito che questo Gesù era qualcuno di speciale, e quando viene interrogato dai farisei e dai sacerdoti dice di lui prima "un uomo di nome Gesù", poi, incalzato dall'interrogatorio a riflettere su quello che gli era successo, arriva a definirlo "un profeta", ottenendo così l'espulsione dal Tempio. E' solo quando incontra davvero Gesù un'altra volta, e lo può vedere, far incontrare il suo sguardo con quello di Lui, che può credere che Lui sia più di un profeta, cioè il Messia, il Cristo, il Figlio di Dio.

Con la vista, quest'uomo ha avuto anche la fede, la vista interiore, la capacità di vedere e avere a che fare col mistero, con quello che non può essere del tutto com-preso (=preso dentro) dalla nostra intelligenza. Dio è più grande della nostra comprensione, della nostra testa, per fortuna!

E l'impegno di questa settimana sarà proprio questo: cercare di aprire gli occhi, accorgersi delle cose e delle persone, provare a vedere tutto come se fosse una novità per poter ringraziare Dio che tutto ci ha donato. Usare così i nostri occhi in modo più attento e consapevole per poter arrivare, con la lode, il ringraziamento, oppure la supplica e l'intercessione (quando quello che vediamo è lotta e sofferenza), ad allenare la nostra "vista interiore" sul mistero di Dio. Questo è un esercizio che mi piaceva tanto, e che mi accorgo che ora faccio un po' di meno, sarà meglio riabituarsi! E' un usare le cose del mondo di cui si diventa più accorti, per rendersi più conto della presenza di Dio accanto a noi...

E' anche il momento giusto, perchè anche la stagione invernale si sta pian piano (speriamo, vero?) allontanando, e scoprire i segni della primavera che si avvicina ci può essere di grande aiuto in questo, anche se il primo e più grande maestro in questa opera di apertura degli occhi è proprio il nostro simile: gli uomini e le donne, i bambini e i ragazzi, i vecchi e gli ammalati...

Buona scoperta, a tutti auguro di aprire gli occhi sulle meraviglie che il Signore ci pone sotto gli occhi!!! Che tutto sia occasione per voi di parlare direttamente con Lui!

Il Signore vi dia gioia!

Suor El