SABATO DOPO LE CENERI
Carissimi tutti, ciao!
Come ti capisco, Rossella! Anch'io ho paura del dolore... e anche Gesù ce l'ha avuta, lo sai? Non per niente ha pregato a lungo e fino a sudare sangue prima di riuscire ad abbracciare quella croce! Il dolore non è stata un'invenzione di Dio, è stato il diavolo a portarcelo, e noi gli diamo corda ogni volta che scegliamo lui invece del Signore...
Il fatto che Gesù abbia abbracciato anche il dolore con amore è stato per superarlo, per vincerlo, per "inghiottirlo" come dice san Paolo... e non si vince il male facendo altro male, ma abbracciandolo e contenendolo dentro di sè senza riversarlo sugli altri. Certo, è solo Dio che lo può fare, ma Lui ha promesso di esserci sempre vicino, e solo con Lui anche noi possiamo sperare di passare attraverso la valle del dolore e della morte.
Grazie a te, quindi, Rossella, che hai voluto condividere con noi questa tua riflessione, e anche a Cioppetta, che ci regala sempre il suo entusiasmo di giovane MGSsina!
Dalla liturgia di oggi ho scelto questa parola:
Non sono i sani ad avere bisogno del medico ma i malati
Questa parola mi ricorda che solo quando riconosco di avere bisogno di Lui, il Signore può venire a me, portarmi la salvezza che ci ha promesso, perchè Lui rispetta a tal punto la mia/nostra libertà da lasciarci scegliere anche di stare lontano da Lui.
per questo oggi cercherò di capire qual'è la mia malattia, il mio peccato, i miei errori, per porli davanti a Lui, in tutta umiltà e semplicità per invocarne l'aiuto e il perdono. Non avrò paura di sembrare o di riconoscere di essere piccola e fragile, perchè so che se non lo fossi potrei pensare di "fare da me" e di poter far a meno di Dio.
Ma dopo aver sperimentato cosa vuol dire restare con Lui, ricevere il Suo amore e abitare nella sua tenda, non potrei farne più a meno.
Il Signore vi dia la gioia di sentirvi amati per quello che siete!
Suor El
PS: lasciate pure le vostre riflessioni o condivisioni nei commenti, mi fa tanto piacere!