mercoledì 31 ottobre 2007

ARIA DI DESERTO...


Carissimi tutti, ciao!!!


E' vero, Marghe, sembrava tirare aria di deserto qui dentro... Ma sappiamo che è lo Spirito che spinge nel deserto, per condurre ad una esperienza più diretta di Dio, più dura, forse, ma anche più vera.

Qualcuno una volta mi diceva che nel deserto non si può fingere, che lì ci si ritrova davanti a sè e a Dio così come si è, e che il deserto è il luogo della preghiera, dell'incontro con Dio, ma anche della tentazione...


Il deserto è un momento di riflessione, di vuoto, in cui ci si scontra con il niente o con il tutto, in cui si può digiunare 40 giorni e venire serviti dagli Angeli, oppure in cui costruirsi il vitello d'oro da adorare perchè non si sopporta l'idea di un Dio che non si vede...


Il deserto è così anche quando ci capita nelle nostre vite di tutti i giorni: vogliamo seguire Dio, ci impegniamo a camminare con Lui verso la libertà, e scopriamo che la libertà vuol dire anche fatica di scegliere, fatica di essere responsabili, fatica di scoprirci limitati...

E allora cosa capita? Si dà la colpa a Dio. E' colpa Sua se siamo in questo deserto, se non abbiamo niente da mangiare, se non capiamo dove Lui sia, se sembra che Lui ci stia incasinando la vita! Ma allora, Lui dov'è? E' proprio lì, vicino a te, che sta intagliando la legge per mezzo della quale potrai essere davvero libero/a - perchè uscire da un paese di schiavitù non è ancora aver acquisito la libertà!


L'averlo avuto quasi a portata di mano nella colonna di nubi, che vedevi, che ti faceva luce, che ti proteggeva, che ti guidava, ti rende quasi impossibile il non averlo davanti agli occhi ora. Ma la colonna di nubi c'era per condurti proprio qui, nel deserto!

E se tu sei qui nel deserto è proprio perchè hai incontrato quella colonna di nubi, hai passato il Mare a piedi asciutti, ed ora questo momento è il momento dell'attesa, della purificazione, della verifica delle tue intenzioni, per poter avere in mano le regole della libertà, la mappa per poter vivere nella terra promessa...


Non è mai un momento facile, quello del deserto, perchè bisogna mettersi a nudo, verificare le proprie motivazioni, la propria adesione a questo Dio che non sappiamo ancora dove ci vorrà portare, cosa ci chiederà di fare. Sappiamo solo una cosa: quello che Lui ha fatto già per noi - anche davanti al vitello d'oro gli Israeliti sapevano benissimo che Dio li aveva liberati dall'Egitto!!!


Quel ricordo, quell'esperienza esaltante e bellissima che ha dato avvio alla nostra sequela, il nostro essere stati liberati dalla schiavitù, e il sentirsi preziosi agli occhi di un Dio che ci tiene a noi, è l'unico tesoro da tenere stretti, l'unica cosa che possiamo sempre tenere con noi, che nessuno ci potrà mai portare via.

Da qui ci viene la forza per restare nel deserto anche 40 giorni senza vederlo e senza avere la certezza di essere visti: l'esperienza esaltante del passato ci dà la forza di restare fedeli nel silenzioso presente, in attesa della gioia che ci verrà offerta nel futuro, dopo un'altra tappa del cammino.


Mentre siamo ai piedi del Sinai, ci può sembrare che Dio ci abbia "incasinato la vita": eccome! Eccoci qui, Lo abbiamo seguito, e adesso che abbiamo più bisogno della Sua presenza per capire da che parte dobbiamo andare, se ne sta zitto e muto, ci tiene fermi qui, nel deserto, dove il cibo è leggero e nauseante, e ogni goccia d'acqua è un miracolo!

Ma Lui ci sta tenendo d'occhio, aspetta solo che noi smettiamo di lamentarci e che sappiamo finalmente fare un attimo di silenzio per poterci dire le cose importanti che sta preparando per indicarci il cammino, e non solo fisico, della nostra felicità e libertà.


Nei momenti di "incasinamento" della vita, Dio ci sta preparando il cammino. Non stanchiamoci di aspettare la sua voce e di fare qualche minuto di silenzio, di sicuro Lui ci raggiungerà per dirci dove ha pensato la nostra terra promessa!


Il Signore vi dia la gioia di attenderlo nel silenzio e di udire la sua voce che vi indica la strada!


Suor El


PS: Non so se tutto questo risponde alle domande di Marghe e di altri, eventualmente fatevi vivi con domande di chiarimento... Prima o poi risponderò!

lunedì 15 ottobre 2007

UN ANNO FA...


Nessuno vi potrà togliere


la vostra gioia!


(Gv 16, 23)


 


 


 


Suor El


Figlia di Maria Ausiliatrice


per sempre


 


 


Preore (Tn),  15 ottobre 2006


 


(Marko Ivan Rupnik,


S. Maria Domenica Mazzarello, particolare,


Cappella Ist. Auxilium, Roma)


 


 


Ti amo, Signore, mia forza!

 


 


 Un caro ricordo a tutti gli amici che vorranno ringraziare con me il Signore per il Suo amore e la Sua fedeltà!


Il Signore vi dia la gioia di appartenergli (qualunque sia la vostra vocazione!)!


Suor El

sabato 13 ottobre 2007

TUTTO BENE


Carissimi tutti, ciao!


Nonostante la mia lunga assenza dal web, non ci sono stati problemi, è solo che la vita vera può coinvolgere e prendere la mano più della tecnologia!!!


Ora che sono insegnante a pieno titolo e a piene ore sto gustando quanto sia bello vedere i miei ragazzi crescere, e non solo in conoscenza, ma anche nella capacità di gestione della propria libertà. Uno dei punti più chiari di questo è quanto sanno "scegliere" di stare zitti, attenti, fare domande, proporre idee, dubbi, problematiche all'insegnante. E dimostrare che anche dalla cultura si può ottenere soddisfazione. Loro ce la stanno facendo, che bello!!!


La quotidianità che diventa occasione di dono "normale" è sempre una sfida al nostro modo di vivere la fede, che ci offre la possibilità di vedere se e quanto abbiamo scelto Gesù come il Tutto della nostra vita. L'alternativa è di aver scelto la fede non per Gesù, ma per le "comodità" o le "emozioni" che ci può donare...


Questo quotidiano semplice, che però non è spesso facile, ci fa crescere, e quanto, se lo sappiamo vivere bene! E la Sua gioia si fa presente nelle nostre giornate "come una musica che quasi non si percepisce perchè c'è sempre"...


Che il Signore ci doni sempre questa gioia serena e composta che viene dal vivere ogni giorno la Sua Parola!


Suor El