Carissimi tutti, ciao!
Stasera è iniziato l'Avvento, uno dei periodi più belli dell'anno! E' l'attesa della novità di Dio che sempre ci stupisce come una nuova nascita. E un Dio che si fa bambino, piccolo, fragile, bisognoso della propria creatura non solo per sopravvivere ma anche per venire al mondo, quel mondo che Lui stesso ha creato, mi fa sempre una grande tenerezza e mi ricorda la grande dignità che come esseri umani abbiamo in dono.
Uno di voi, carissimi, mi chiedeva nel commento n. 10 al post precedente, come faccio a sapere che sto facendo quello che Dio vuole e non quello che voglio io... Beh, per me è facile, perchè non sono io a decidere quello che faccio! Mi è stato dato per obbedienza l'insegnamento nella scuola superiore, la frequenza della scuola di specializzazione, la catechesi, l'animazione di un gruppo giovanile. Non ho scelto io nessuna di queste cose. Se dipendesse solo da me avrei già da tanto lasciato perdere qualcosa, ma non ho potuto, perchè non l'ho scelto io. Posso solo andare avanti, fare del mio meglio, fare fatica, fare o non fare quello che non farei o farei se fossi io a decidere, e soprattutto posso affidarmi alle mani e al cuore di Dio.
Quando si sa che si è in questo luogo, ci si sente a casa, e si ringrazia. Anche della fatica, anche del non potersi organizzare come si vorrebbe, anche degli insuccessi che capitano perchè non ho potuto studiare o prepararmi come o quanto avrei voluto...
E' difficile non farlo, ma quando non si misura più quello che si dà, tutto diventa non più facile, ma più sereno. E' una situazione strana ma che dà in fondo una grande pace e libertà, proprio quando ci si sente troppo presi da tutto.
Probabilmente non sono riuscita a spiegarmi, fatemi sapere!
Buon Avvento a tutti, e che l'attesa del Signore colmi il nostro cuore della Sua gioia!
Suor El
Credo di aver capito invece, ti sei spiegata bene. Io non condivido forse questo pensiero, questo "affidarsi" ma posso capire quanto una decisione del genere presa con coscienza possa arricchire e dare forza. Sai cosa mi ha portata a riflettere sulle scelte altrui che trovo difficili da spiegare? L'incapacità degli altri a capire le mie scelte e le difficoltà che talvolta implicano. Ci sono persone credenti che pensano che la scelta di porre in discussione non tanto la fede quanto alcuni dogmi sia semplicistica, una scelta facile che ti libera da pesi per intenderci. Ma quando io leggo quello che scrivi mi rendo perfettamente conto che l'adesione completa al credo cristiano oltre a comportare sacrifici da anche un'enorme forza e in fin dei conti non è sentita come un peso. Quando ti leggo ritrovo il senso vero della fede, quello che forse a volte ci si dimnetica, quello gioioso anche nelle difficoltà. Mi piacerebbe davvero discutere con te sulle scelte di fede (le più disparate). A presto!
RispondiEliminaCi sono strade luminose, strade senza voce ed altre invece senza tempo: non sei sicuro di esserci passato ma sei sicuro che ci stai vivendo... buon avvento sopratutto a te
RispondiEliminaTi sei spiegata benissimo, cara Suor El!!!
RispondiEliminaE questa cosa del non misurare più quello che si dà ... me la sono trascritta: ... ci arrivassi ...!!!
SEI SPETTACOLARE...E TI 6 SPIEGATA BENISSIMO..
RispondiEliminaA PRESTO
Oggi è mort il cardinale Pappalardo.. Grande Uomo di Dio!
RispondiEliminaAlmeno per Palermo ha fatto tanto!
Un abbraccio
Giovanni
molto chiara, vorrei avere la tua forza di andare sempre avanti.
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