Carissimi tutti, ciao!
come sta andando la vostra preparazione al Natale? Non dimenticate che la caccia al tesoro è ancora aperta, eh! Non vi sarete già stancati di cercare, vero? Il Signore è vicino!!!
Vengo alla seconda puntata della mia storia...
Aneddoto per dirvi quanta consapevolezza avevo di cosa sarebbe successo:
Ero d'accordo con la persona che mi aveva invitato, che lei con un gruppo di persone che andavano a questo incontro (che si svolgeva di domenica) mi sarebbero passate a prendere quella domenica alle 8.30 del mattino. Però quella precedente era stata la mia prima settimana a Trento in appartamento, una settimana di primi incontri con l'università che mi sembrava tutto un altro mondo. E così, mi ero totalmente dimenticata che era la domenica dell'incontro!!!
Immaginate la scena: a casa mia, di solito, la domenica a quell'ora va bene se mamma o papà sono appena svegli, ma noi figli ce la dormivamo fin tardi (la Messa in paese era alle 11). Così, alle 8.30 suona il campanello di casa. Io, nel mio letto, penso: adesso chi è che scoccia a quest'ora? Ma sento che qualcuno va a vedere, quindi me ne resto ben nascosta a letto. In due minuti, mio fratello mi dice che "c'è un ragazzo che ti vuole". Io ... panico! Un ragazzo???? E mentre sbircio dalla finestra per vedere chi è riconosco il ragazzo della mia amica, e di colpo mi ricordo: l'incontro!!!!
Beh, delusa per la figuraccia, mi avvolgo in un accappatoio e dico che vadano pure, che mi ero dimenticata, che mi dispiaceva (era più per la figuraccia, che per l'incontro, a dire il vero...) che sarà per la prossima volta...
E qui, prima sorpresa: loro che dicono che possono aspettarmi, che tanto 10 minuti di ritardo non sono una novità per loro, che era per questo che stavolta un'altra amica di solito in ritardo oggi era puntuale, e insomma mi avrebbero aspettato.
Ed io preoccupata che non avevo il panino per il pranzo, che non sapevo come vestirmi, ecc ecc... finchè non sono riuscita ad infilarmi in macchina con loro, e scoprire che un panino sarebbe saltato fuori, che non c'era problema, che era proprio bello farsi una risata con loro!!!
La giornata... stupenda!!!
Dalle riflessioni dei sacerdoti alle numerose possibilità di incontrare con facilità e con immediata simpatia tanti altri giovani, dai bans e giochini "stupidi" ma tanto allegri del dopopranzo (si può anche ridere di sè stessi e tornare un po' bambini... Che scoperta supergalattica!!!!) alle condivisioni di vita subito profonde e importanti, dai canti religiosi ma giovanili all'atmosfera di serena gioia e amicizia...
Sono tornata a casa tanto felice che non immaginate nemmeno, non riuscivo a capire nè la gioia che provavo, nè perchè a casa il racconto entusiasta della mia giornata non sembrava interessare più del programma in televisione che i miei fratello e sorella stavano guardando... Sapevo solo che ero tanto ma tanto felice, che avevo trovato quell'amicizia e disponibilità all'incontro che cercavo da anni, mi sembrava di iniziare solo allora a vivere davvero, a sapere davvero cosa fosse la gioia...
Non me ne ero ancora accorta, stavo appena aprendo gli occhi, ma adesso so dire che il Signore Gesù aveva usato la mia sete di amicizie per mostrarmi che era Lui il vero e grande Amico, Lui solo è quello che può rendere una amicizia tanto vera e profonda dal primo istante in cui ci si guarda negli occhi e ci si chiede il nome...
Ricordo con tanto affetto le amicizie nate in questi incontri, e so per esperienza, che anche se non ci incontriamo per anni, e poi ci si rivede magari di sfuggita, si scopre che quel legame profondo che era nato non si è mai allentato, e sa spuntare e rinascere appena ci si rivede o risente...
Insomma, ho cominciato a frequentare questi gruppi di Pastorale Giovanile della mia Diocesi (ho scoperto solo dopo cosa erano, e che scopo avevano) e mi sono lasciata coinvolgere sempre più: nel giro di alcuni mesi, oltre al gruppo della "Prima domenica", partecipavo anche a gruppi più piccoli che lavoravano per animare la realtà locale (decanale) per i giovani, oltre che per la formazione personale nella lettura e nella condivisione della Parola di Dio. E con l'inizio del seguente anno pastorale ero inserita anche in un altro gruppo di animazione diocesana...
Il Signore mi stava facendo scoprire quanto poteva essere prezioso per la mia vita mentre mi rendeva preziosa (=utile) per altri giovani con cui collaboravo e per quelli cui prestavo il mio servizio di animazione.
Finalmente anch'io avevo un giro di amici con cui uscire, lavorare, divertirmi e crescere. Ero felice, perchè mi vedevo amata (da Dio prima e dai miei amici poi) e pian piano scoprivo quanto era bello fidarsi di Dio, quanto ogni piccolo sì che Gli dicevo (a volte, e più di una volta, senza quasi sapere a cosa stavo andando incontro) mi rendeva sempre più contenta. Credo che con me il Signore sia stato tanto paziente e mi abbia condotto passo passo a capire che potevo davvero fidarmi di Lui, prima offrendomi quello di cui avevo bisogno, e poi chiedendomi sempre qualcosa in più, che a quel punto ero ben felice di dargli.
E poi è venuta l'estate dei miei 20-21 anni, quella gloriosa e terribile in cui il Dio della mia Vita mi ha dato talmente tanto che non sapevo dove metterlo, e in cui mi ha chiesto tutto.
Ma forse questo può essere oggetto di un nuovo post...
Alla prossima!
Il Signore vi dia la gioia grande che ha dato a me!
Suor El
Ok...
RispondiEliminalo provo anche io ogni volta...la gioia che ho dentro dopo gli incontri mi fa scoppiare il cuore ma nessuno è interessato ai miei racconti, a volte questo succede anke nell' oratorio stesso ed è davvero triste però anke a me l'animazione ha dato e continua a dare a tanto. tu dici "scoprivo quanto era bello fidarsi di Dio"...ti chiedo di pregare per me che ho paura di fidarmi di Lui.grazie
RispondiEliminaE' bellissimo questo racconto. Io ho avuto una visione diversa dei gruppi di animazione, dell'ACR e quant'altro faceva capo alla parrocchia. Solo la Fede mi ha salvato dal diventare ateo (ed un provvidenziale cambio di quartiere e di parrocchia).
RispondiEliminaChe il Signore ti dia sempre la forza di regalare agli altri un sorriso, così come stai facendo con noi.
Ti abbraccio
ho bisogno di una mano.
RispondiEliminasono disperato.
aiutami ti prego.
tu lo sai forse.
come faccio a vendere l'anima al diavolo?
Che bella la tua storia^_^ Un abbraccio!!
RispondiEliminagrazie :)
RispondiEliminaDavvero, non mi era mai capitato di leggere una cosa del genere.
RispondiEliminaPer me è un altro bigliettino.
Avevo ragione di aspettarmelo.
Spero sia così anche per tutti gli altri.
Invidio la tua energia.
Dedalo
Ecco. Domani mi aspetta una giornata di ritiro....questo è un'altro passo della caccia al tesoro, ti auguro una felice ultima domenica d'avvento!
RispondiEliminaCiao :)
ciao!!!
RispondiEliminacome stai? un bacio
Oggi ho trovato il tuo blog e l'ho letto dall'inizio.
RispondiEliminaUn saluto e un augurio di continuare con la gioia che traspare dagli scritti.
Buon proseguimento.
Bellissimo! Sono appena tornata da una di queste giornate molto simili a quelle che tu descrivi....ho parlato di te!!!! Non temere l'ho fatto in maniera positiva!
RispondiEliminaA presto con le ultime battute della caccia al Tesoro
Ciao Sr El :)))
è bellissima l'idea che hai avuto.....ripasserò...spero solo di ritrovarti
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