sabato 28 febbraio 2009

SABATO DOPO LE CENERI


Carissimi tutti, ciao!


Come ti capisco, Rossella! Anch'io ho paura del dolore... e anche Gesù ce l'ha avuta, lo sai? Non per niente ha pregato a lungo e fino a sudare sangue prima di riuscire ad abbracciare quella croce! Il dolore non è stata un'invenzione di Dio, è stato il diavolo a portarcelo, e noi gli diamo corda ogni volta che scegliamo lui invece del Signore...


Il fatto che Gesù abbia abbracciato anche il dolore con amore è stato per superarlo, per vincerlo, per "inghiottirlo" come dice san Paolo... e non si vince il male facendo altro male, ma abbracciandolo e contenendolo dentro di sè senza riversarlo sugli altri. Certo, è solo Dio che lo può fare, ma Lui ha promesso di esserci sempre vicino, e solo con Lui anche noi possiamo sperare di passare attraverso la valle del dolore e della morte.


Grazie a te, quindi, Rossella, che hai voluto condividere con noi questa tua riflessione, e anche a Cioppetta, che ci regala sempre il suo entusiasmo di giovane MGSsina!


Dalla liturgia di oggi ho scelto questa parola:


Non sono i sani ad avere bisogno del medico ma i malati


Questa parola mi ricorda che solo quando riconosco di avere bisogno di Lui, il Signore può venire a me, portarmi la salvezza che ci ha promesso, perchè Lui rispetta a tal punto la mia/nostra libertà da lasciarci scegliere anche di stare lontano da Lui.


per questo oggi cercherò di capire qual'è la mia malattia, il mio peccato, i miei errori, per porli davanti a Lui, in tutta umiltà e semplicità per invocarne l'aiuto e il perdono. Non avrò paura di sembrare o di riconoscere di essere piccola e fragile, perchè so che se non lo fossi potrei pensare di "fare da me" e di poter far a meno di Dio.

Ma dopo aver sperimentato cosa vuol dire restare con Lui, ricevere il Suo amore e abitare nella sua tenda, non potrei farne più a meno.


Il Signore vi dia la gioia di sentirvi amati per quello che siete!


Suor El


PS: lasciate pure le vostre riflessioni o condivisioni nei commenti, mi fa tanto piacere!

2 commenti:

  1. Il Signore Gesù, nostro fratello, è il medico di tutte le anime e di tutti i cuori. L'ho sperimentata io la gioia di essere guarito.

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  2. Mentre leggevo il tuo augurio conclusivo ho riflettuto sul bisogno fondamentale di ogni uomo di sentirsi amato. Il fatto che ci sia Dio a fare da garante di questo nostro bisogno fondamentale ci fa comprendere quante risorse in più ci dà la nostra fede... soprattutto in questa società, che spesso premia più l'avere che l'essere...

    Grazie, Signore, e grazie per coloro la cui luce brilla fra le tenebre (prima lettura di oggi), perché hanno scelto di non dar corda al male (primo capoverso post), ma di seguirTi...

    Rossella

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