sabato 20 novembre 2004

Carissimi tutti, ciao!


Avete visto che bel commento ha lasciato il nostro amico Dedalo? Magnifica la domanda finale... "Cosa vedremo quando potremo specchiarci nella faccia di Dio?"


Credo che questo sia un mistero grande, immenso come quello della vita stessa che ci troviamo tra le mani... così nostra e così sconosciuta nella sua origine e nella sua fine...
Però qualche idea me la sono fatta... provo a raccontarvela.


Dio è Padre. Questo è il nome che più apprezza e che più Lo caratterizza, visto che Gesù ci ha insegnato a rivolgerci a Lui così... e allora penso a quei momenti felici in cui posso incrociare il mio sguardo in quello di mio padre e di mia madre... cioè del mio papi e della mia mami... (no, non è indifferente chiamarli in un modo o nell'altro: il secondo è quello che usavo da piccola, nei momenti magici della tenerezza e degli abbracci coccolosi, del prendere sonno nelle loro braccia, della fiducia assoluta in loro... ma anche adesso mi piace chiamarli così, perchè non è cambiato il legame che c'è tra noi, è cambiato forse solo il modo di dimostrarlo... e Abbà in aramaico - o era ebraico? boh - vuol dire proprio "papi", il primo nome che usa un bambino per chiamare il padre)
Beh, cosa vedo quando incrocio lo sguardo di mami e papi?
Vedo una grande tenerezza, tanta gioia di essere faccia a faccia, l'amore profondo che loro hanno per me e che io ho per loro, la fiducia che hanno in me, la fierezza di vedere una figlia serena che ha trovato la sua strada nella vita che la rende felice...


Credo che se prendiamo questo come base e lo moltiplichiamo per infinito, possiamo avere una pallida e vaga idea di quello che vedremo...
Credo che in più vedremo noi stessi al nostro meglio, e sentiremo dentro una grandissima riconoscenza perchè ci renderemo conto che Dio ci ha sempre voluto guardare così, non come siamo adesso, macchiati dal peccato e dalla fatica di essere come Lui ci chiede, ma come potremmo essere, quando fossimo il meglio di noi. E vedremo con quanto amore ha progettato e voluto la nostra vita, quante "coincidenze" e "colpi di fortuna" e "caso" Lui ha seminato nella nostra vita per rendercela bella e appassionante, per farci aprire gli occhi, per colmarci di gioia...


Quando penso a quel momento di gioia grande che sarà il mio incontro con Dio finalmente faccia a faccia, non posso fare a meno di ricordare un canto un po' vecchiotto, ma che mi ha colpito molto quando l'ho sentito la prima volta, e mi è rimasto dentro. Diceva così: "Quando arriverò da Te, alla Tua porta, io mi perderò in Te, ... quando Tu chiederai chi sono, non dirò il nome mio, dirò solo grazie, per tutto e per sempre, grazie a Te!"


E credo che nei Suoi occhi vedremo tutto quello che sono i nostri sogni realizzati, le nostre gioie più grandi, e ci potremo davvero gustare la vita, perchè allora sarà davvero piena e meravigliosa, senza fine e splendida...


Beh, che ne dite? Ho reso una pallida idea? Molto personale, forse, ma è quello che penso.
Carissimo Dedalo, grazie per aver incrociato il tuo percorso con il mio (posso dire nostro, amici 26 lettori?) e avermi dato l'occasione di esprimere qualcosa che sento forte in me ma che stenta a uscire, perchè parlare di questi temi è sempre difficile e delicato, ma tu mi hai dato una chiave di lettura molto bella e simpatica...


Ah, una cosa. Penso che cambierò firma. Non il nickname, ma la firma sotto i miei post. D'ora in poi vi saluterò come Suor El. E non solo perchè El è l'inizio di "elle", ma soprattutto perchè El è uno dei nomi di Dio nella Bibbia, e mi piace pensare di "portare il Suo nome" (cfr Ger 15,16), e poi perchè in elfico (Tolkien docet) El significa "stella", ed io adoro le stelle... un giorno di questi vi dirò uno dei perchè!


Il Signore vi dia tanta gioia!


Suor El

10 commenti:

  1. ti ringrazio per la tua gentile visita, e per l'augurio di gioa nel Signore: il più bello che si possa ricevere...

    sarà un piacere continuare a scambiarsi esperienze...

    RispondiElimina
  2. "E vedremo con quanto amore ha progettato e voluto la nostra vita, quante "coincidenze" e "colpi di fortuna" e "caso" Lui ha seminato nella nostra vita per rendercela bella e appassionante, per farci aprire gli occhi, per colmarci di gioia..."... Nella mia vita molti "casi" e "coincidenze", tante per cui non finirò mai di ringraziarlo, che mi hanno resa migliore... Un saluto

    RispondiElimina
  3. Guarda, più leggo i tuoi post e più mi sembra di conoscerti....la frase sulla gioia dei cristiani credo che sia di Gandhi (ama molto ripeterla il mio parroco)....in più amo leggere nelle coincidenze (meglio dette Dioincidenze)la presenza dell'Altissimo nella mia vita e allora come si fa a non essere gioiosi?!

    ...Forse ho trovato un tramite per farti avere la cassetta...ti farò sapere! Ciao!!! :))))

    RispondiElimina
  4. ogni volta mi offri delgi splendidi spunti di riflessione.

    la cosa che mi dispiace e che qui da noi non ci siano suore, magari giovani, che abbiano un po' di tempo per dialogare, di cui potersi fidare a cuore aperto...

    visto che il tuo blog ha tanti amici chiedo a te e a chi passa di qui una preghiera per una suora giovane della mia ispettoria(che molto probabilmente conosci)che non sta bene

    RispondiElimina
  5. Non temere, farò il possibile per farti avere quel canto....a costo di lasciare un pacchettino nella Cappella degli Scrovegni o nella Basilica di Sant'Antonio!!! :))) A presto ;)

    RispondiElimina
  6. P.s. Anzi ti chiedo davvero scusa se ti ho messo in difficoltà, giuro che l'ho fatto senza pensarci.... ;)

    Ciao!

    RispondiElimina
  7. L'ho trovato in rete e mi è piaciuto così te lo dono:

    Voglio ringraziarti Signore,

    per il dono della vita;

    ho letto da qualche parte

    che gli uomini hanno un'ala soltanto:

    possono volare solo rimanendo abbracciati.

    A volte, nei momenti di confidenza,

    oso pensare, Signore,

    che tu abbia un'ala soltanto,

    l'altra la tieni nascosta,

    forse per farmi capire

    che tu non vuoi volare senza di me;

    per questo mi hai dato la vita:

    Perché io fossi tuo compagno di volo,

    insegnami, allora, a librarmi con Te.

    Perché vivere non è trascinare la vita,

    non è strapparla, non è rosicchiarla,

    vivere è abbandonarsi come un gabbiano

    all'ebbrezza del vento,

    vivere è assaporare l'avventura della libertà,

    vivere è stendere l'ala, l'unica ala,

    con la fiducia di chi sa di avere nel volo

    un partner grande come Te.

    Ma non basta saper volare con Te, Signore,

    tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello

    e aiutarlo a volare.

    Ti chiedo perdono, perciò,

    per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,

    non farmi più passare indifferente

    vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,

    inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine

    e si è ormai persuaso

    di non essere più degno di volare con Te.

    Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,

    o Signore,

    un'ala di riserva.



    Don Tonino Bello

    Ciao buona serata con simpatia bacioni..Tizzy:O).

    RispondiElimina
  8. incredibile...!

    proprio stamattina mentre passeggiavo vicino al mare e pensavo alla mia vita ho pensato a questo brano di don tonino... e adesso lo trovo qui!che bello e grazie anche a tizzy

    Enrica

    RispondiElimina